
Joshua Redman ha annunciato l’uscita il prossimo 20 giugno del suo secondo album Blue Note, Words Fall Short, una raccolta di nuove composizioni che vale anche come presentazione per il suo nuovo quartetto con il pianista Paul Cornish, il bassista Philip Norris e il batterista Nazir Ebo, formazione già rodata in tutto il mondo durante il tour del sassofonista di due anni fa.
Durante quelle serate, Redman ha sentito crearsi la giusta atmosfera: di qui la decisione di entrare in studio per fissare musica, composta durante la pandemia, che abbracciava stati d’animo altalenanti tra malinconia e determinazione, come lo splendido brano di apertura “A Message To Unsend“. L’album vede anche la partecipazione della cantante Gabrielle Cavassa, della sassofonista Melissa Aldana e della trombettista Skylar Tang.
Redman riconosce che il titolo dell’album potrebbe essere letto in modo ironico – il suo progetto precedente è stato il primo con la presenza di una cantante (Gabrielle Cavassa) – eppure Words Fall Short è tutt’altro che un commento all’ultimo al precedente (e trionfale) album del sassofonista. Più precisamente, questa nuova sortita è un nuovo, ulteriore capitolo, una raccolta di nuove composizioni portate alla vita grazie a nuovi collaboratori in grado di stimolarlo. “È quasi impossibile per me portare a compimento un progetto che riesca ad esaudire i miei desideri”, dice delle avventure ad ampio spettro da lui intraprese in quello che è ora il suo quarto decennio di carriera discografica. “Questo album è nato da un ambiente di lavoro che mi ha ispirato ad esplorare composizioni che non avevano ancora trovato casa”.
Nel formare una nuova sezione ritmica, Joshua Redman ha provato attrazione per giovani musicisti incontrati di recente. Norris ed Ebo salirono a bordo per primi, e Redman capì subito di aver fatto la mossa giusta. “Dai tempi di Christian McBride non ricordo di aver mai sperimentato un bassista jazz acustico che sembra avere tutto sotto controllo in così giovane età”, dice di Norris, “e Nazir ha groove in abbondanza, un groove super-flessibile nel creare il giusto flusso momento per momento, e con un innato senso dell’architettura al servizio del brano”. Entro l’estate del 2023, Cornish aveva completato la trasformazione del quartetto. “Paul è il perfetto equilibrio tra empatia e conflitto, che sfida tutti a staccarsi dagli schemi stabiliti, pur facendo in modo che la musica risulti sempre bella e naturale “.
Cornish, Norris ed Ebo contribuiscono in modo determinante alla riuscita di ciascuna delle otto tracce dell’album. Mentre hanno momenti per emergere e catturare la scena, sono capaci al tempo stesso di mostrare anche una forte coesione nell’insieme, in cui spontaneità e sensibilità creano musica fluida e coerente. Sono una sezione ritmica con carattere, in sintonia con le priorità del loro leader. “Il mio approccio come leader è rimasto invariato”, dice Joshua Redman. “Suonare con i migliori musicisti che riesco a trovare, virtuosi che padroneggiano il vasto vocabolario del jazz, ma che sono anche capaci di ascoltare e collaborare, che sanno come esprimere la loro personalità anche nell’improvvisazione di gruppo, creando la giusta interazione nel collettivo”.