Da Vecchi Fossa a Romano, il Parma Alps Open è un trampolino di lancio per l’HotelPlanner Tour

La prima edizione del Parma Alps Open, terzo evento stagionale dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con la collaborazione del Ministro per lo Sport e i Giovani e con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, porta il grande golf internazionale a Sala Baganza (Parma) sul percorso La Rocca del Golf del Ducato.
Il torneo è in programma dal 9 all’11 ottobre e sarà anticipato, mercoledì 8 ottobre, dalla tradizionale Pro-Am. L’evento, in calendario anche sull’Alps Tour, assume particolare importanza perché è il penultimo di questo circuito e metterà in palio punti fondamentali per la conquista delle cinque ‘carte’ per l’HotelPlanner Tour 2026, che saranno poi assegnate ai migliori dell’ordine di merito al termine dell’ultima prova (Alps Tour Grand Final, Golf Nazionale, 16-18 ottobre).
E ne beneficia il field perché, tra i 120 concorrenti (69 italiani), saranno al via tutti i migliori elementi compresi 19 tra i primi 20 del ranking, con dieci vincitori stagionali.
Il field di qualità
Due gare a disposizione e tanti punti in palio sono forieri di cambiamenti anche importanti e significano che una vittoria può rilanciare pure le ambizioni di coloro che al momento sembrano fuori gioco. Tuttavia, appaiono al sicuro i primi tre del ranking: lo spagnolo Javier Barcos (n. 1, due successi), il francese Quentin Debove (n. 2) e Jacopo Vecchi Fossa (n. 3), entrambi con un titolo.
L’azzurro non può comunque concedersi distrazioni, pur con oltre 3.000 punti di vantaggio sul sesto. Saranno quanto mai motivati gli inseguitori in top ten, che comprendono altri sei saliti sul gradino più alto del podio. L’unico a non esserci riuscito è l’irlandese Ronan Mullarney (n. 4), che sta puntando sulla regolarità, mentre sono andati a segno, e in grado di ripetersi, gli spagnoli Javier Calles Roman, Alvaro Hernadez Cabezuela, Jorge Maicas e Asier Aguirre Izcue, l’olandese Jerry Ji e Andrea Romano. L’azzurro (n. 9) è a circa 2.200 punti dalla zona “carta”, ma ha il vantaggio di aver ottenuto due vittorie, come Hernadez Cabezuela e Barcos, e quindi con una terza sarebbe promosso automaticamente sull’HotelPlanner Tour.
Ci sono naturalmente altri che possono puntare in alto quali i transalpini Augustin Hole e Paul Margolis, l’iberico Mario Galiano Aguilar e l’irlandese Hugh Foley o come Luca Galliano, che dopo aver vinto l’Ein Bay Open, sotto bandiera svizzera, è ora tornato a gareggiare per l’Italia. Hanno possibilità, sia pure con diversi gradi di difficoltà in base alla posizione nel ranking e necessariamente solo con due ottime prestazioni, gli altri cinque azzurri che si trovano in top 20: Flavio Michetti, Manfredi Manica, Filippo Bergamaschi, Luca Memeo e Lucas Nicolas Fallotico.
La Pro-Am del Parma Alps Open
A dare inizio allo spettacolo sarà la Pro-Am del Parma Alps Open alla quale prenderanno parte 20 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti. Competeranno sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle ed eventuali albatross.
Tra i professionisti giocheranno Barcos, Calles Roman, Hernandez Cabezuela, Debove e gli italiani Vecchi Fossa, Galliano, Michetti, Manica, Memeo e Fallotico, per citarne alcuni. Tra gli amateur l’ex calciatore Michele Paramatti. A testimonianza di quanto il golf sia inclusivo e aperto veramente a tutti parteciperanno tre atleti paralimpici: Loris Stradi, Andrea Plachesi e Alessandra Donati. Partenza alle ore 11,30 shotgun, ossia tutte le compagini inizieranno insieme dalle varie buche del percorso.
Formula di gara e montepremi
Il Parma Alps Open si disputerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 42.500 euro, con prima moneta di 6.200 euro.
Il percorso La Rocca
Tra storia e natura. Il percorso La Rocca di 18 buche si snoda tra querce e acacie in un paesaggio collinare curato con standard altissimi. Un autentico parkland che abbraccia l’eleganza di una storica residenza appartenuta a Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone Bonaparte, e che ora accoglie i pro europei dopo aver ospitato nel tempo due Campionati PGAI (2021-2023), uno dei Maestri (2024) e Campionati Nazionali Under 18, sia individuali che a squadre.