Assoluzione Ignazio Marino su caso scontrini Roma, motivazioni del gup

IL CASO – Il chirurgo prestato alla politica era stato accusato di peculato e falso per il pagamento di 56 cene con la carta di credito del Campidoglio. “Restano, incancellabili, le campagne denigratorie, le aggressioni mediatiche e soprattutto il delitto politico che su quella campagna e su quella aggressione ha fatto leva per realizzarsi – ha detto Marino – un delitto che ha avuto come vittima principale non la mia persona, ma Roma, il suo percorso di risanamento, e il lavoro di tante donne e uomini che mi avevano accompagnato nell’impegno di cambiare la nostra Capitale, tanti tecnici e professionisti, e molti giovani e validi dirigenti di municipio. Persone in gamba – ha insistito – che lavoravano con passione e che sono stati spazzati via dalla sete di potere di alcuni ‘politici’ di professione mi auguro solo incidentalmente, in sintonia con i poteri e sottopoteri che da decenni strangolano Roma e ne soffocano ogni tentativo di rinascita”.