
PUNTI – Tra i punti che sono stati toccati il “continuo rimetterci dei dipendenti per sbagli compiuti da una dirigenza priva di competenza e lungimiranza che non paga mai per i propri errori”. Da qui la nota: “I costi che vanno tagliati sono altri, non i dipendenti”.
NUMERI – I numeri snocciolati sono stati impietosi: 32mila dipendenti in contratto di solidarietà da sei anni, il contratto nazionale scaduto da due anni buona parte del lavoro dato in appalto sono alcune delle voci che sono state portate all’attenzione della cittadinanza.