L’INFN alla XX Edizione del Festival della Scienza di Roma 2025

Al Festival delle Scienze di Roma l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, partner del Festival, sarà protagonista con un ricco programma di iniziative dedicate alle scuole e al pubblico, tra conferenze, tavole rotonde e installazioni multimediali, pensate per avvicinare i partecipanti al mondo della fisica e della ricerca scientifica.
Dal 8 al 13 aprile 2025 torna il Festival delle Scienze di Roma giunto alla sua ventesima edizione. Sei giorni di incontri, conferenze, spettacoli e laboratori animeranno l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e diversi luoghi della città, offrendo al pubblico numerose occasioni per esplorare il mondo della scienza.
Il tema di quest’anno, “Corpi”, sarà declinato in molteplici sfaccettature: dai corpi umani, modellati dall’evoluzione biologica e culturale, ai corpi animali e vegetali, dai microrganismi, come virus e batteri, ai corpi celesti, misteriosi e infiniti. Particolare attenzione sarà dedicata ai corpi ibridi, frutto dell’integrazione tra corpo umano e tecnologia, e ai corpi meccanici, simboli di un futuro in continua trasformazione.
L’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, partner del Festival, sarà protagonista con un ricco programma di iniziative dedicate alle scuole e al pubblico, tra conferenze, tavole rotonde e installazioni multimediali, pensate per avvicinare i partecipanti al mondo della fisica e della ricerca scientifica.
L’INFN inaugurerà il suo programma con la conferenza-spettacolo Quanto è quantistico il cosmo?, in scena il 9 aprile alle 11:00 nella Sala Petrassi e dedicata agli studenti delle scuole superiori. L’evento porterà i ragazzi a scoprire il mondo affascinante della meccanica quantistica, esplorando il suo impatto rivoluzionario sulla nostra comprensione della realtà e svelando orizzonti che un tempo sembravano impensabili.
A raccontarlo saranno Marco Ciuchini, fisico teorico e membro della giunta esecutiva dell’INFN, Paola Verrucchi, ricercatrice del CNR – Istituto dei Sistemi Complessi e docente all’Università di Firenze, e Massimo Pietroni, cosmologo, fisico delle particelle, professore all’Università di Parma e ricercatore INFN. Il racconto sarà arricchito dalle interpretazioni evocative dell’attrice Bianca Mastromonaco, accompagnate dalle suggestive melodie del pianista Stefano Bezziccheri e del violista Danilo Rossi.
Nella stessa giornata, alle 21:00 nella Sala Petrassi, l’INFN, in collaborazione con l’INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, EGO European gravitational Observatory ed Einstein Telescope Italy, presenterà la conferenza-spettacolo La voce nascosta dell’Universo. Un affascinante viaggio nei luoghi più remoti dello spazio, alla scoperta delle onde gravitazionali e della loro storia, dalla storica prima rivelazione nel 2015 con LIGO e Virgo, fino al futuro Einstein Telescope: il rivelatore di terza generazione che potrebbe essere realizzato nell’ex miniera di Sos Enattos in Sardegna.
Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN e della Fondazione ICSC, Alessandro Cardini, direttore della Sezione INFN di Cagliari, e Federica Govoni, ricercatrice INAF e direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari, guideranno il pubblico in questo emozionante percorso, accompagnati dalle musiche dal vivo del pianista Seby Burgio e del trombettista Fabrizio Bosso. A rendere ancora più immersiva l’esperienza, video suggestivi permetteranno di esplorare la miniera di Sos Enattos e l’affascinante universo di Einstein Telescope.
La giornata di sabato 12 aprile sarà completamente dedicata a tre tavole rotonde. La prima, in programma alle 10:30 presso l’AuditoriumArte, affronterà il tema Una visione globale della salute. L’approccio integrato di One Health. Parteciperanno Barbara Capaccetti, co-coordinatrice del gruppo di lavoro sulla ricerca clinica di Assobiotec-Federchimica, e Giacomo Cuttone, ricercatore dell’INFN presso i Laboratori Nazionali del Sud e coordinatore del comitato INFN for Life Science. Moderato da Michele Bellone, coordinatore scientifico del Festival, l’incontro approfondirà il ruolo della ricerca e delle biotecnologie nel paradigma One Health, evidenziando come la salute umana, animale e ambientale siano strettamente interconnesse e come la collaborazione tra diverse discipline sia essenziale per affrontare le sfide globali.
Si continua alle 12:00, sempre in AuditoriumArte, con la tavola rotonda Il mare che ascolta e racconta. Esplorare il pianeta e il cosmo attraverso il monitoraggio degli oceani, a cura di Consortium GARR, INAF, INFN e INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’incontro approfondirà il ruolo degli osservatori marini, reti di sensori collocati negli abissi, che monitorano il cambiamento climatico, la biodiversità e gli ecosistemi, ma che sono anche in grado di captare segnali provenienti dallo spazio, raccogliendo così dati cruciali sull’universo. Interverranno Fabrizio Bocchino, ricercatore presso l’INAF Osservatorio Astronomico di Palermo, Paolo Bolletta, esperto di infrastrutture ottiche GARR, Luigi Antonio Fusco, professore all’Università di Salerno e ricercatore associato INFN – Sezione di Napoli, e Giuditta Marinaro, tecnologa INGV e responsabile della ricerca sulle interazioni geosfera-oceano-atmosfera. La discussione sarà moderata dalla giornalista scientifica Giorgia Burzachechi.
Per concludere la giornata, alle 19:30 presso la Sala Ospiti, si terrà la tavola rotonda Ascoltando la danza dei corpi celesti. 10 anni di onde gravitazionali, tra scoperte, sfide e nuovi orizzonti, a cura di GSSI Gran Sasso Science Institute, INAF, INFN ed EGO. L’incontro ripercorrerà il decennio dalla rivelazione delle onde gravitazionali, esplorando il percorso che ha portato a questa straordinaria scoperta. Interverranno Eugenio Coccia, professore al GSSI e direttore dell’Institute for High Energy Physics di Barcellona, Silvia Piranomonte, ricercatrice INAF, e Fulvio Ricci, professore emerito della Sapienza Università di Roma, associato all’NFN e portavoce della collaborazione internazionale Virgo dal 2014 al 2017. L’incontro sarà moderato dal giornalista scientifico Luca Fraioli.
Per tutta la durata del festival, l’INFN sarà presente con l’installazione multimediale interattiva La rivoluzione in un quanto, allestita presso il Guardaroba Sinopoli dell’Auditorium. Questa esperienza permetterà ai visitatori di esplorare il passaggio dalla fisica classica a quella quantistica, confrontando il modello di un sistema planetario con l’atomo di Bohr, e scoprendo come la struttura degli atomi sia discreta, in netto contrasto con quella dei sistemi planetari.
Infine, in collaborazione con il Planetario di Roma Capitale, giovedì 10 aprile alle 18:00 si terrà l’evento Una ciambella col buco (nero). Storia delle fotografie del secolo. In occasione del sesto anniversario dell’iconica immagine di M87*, Mariafelicia De Laurentis, ricercatrice INFN e professoressa di astronomia e astrofisica presso l’Università Federico II di Napoli, ci proietterà nel cuore dei buchi neri, guidandoci alla scoperta dei loro misteri, con un’introduzione narrativa a cura degli astronomi Stefano Giovanardi, Gabriele Catanzaro e Gianluca Masi.