Storico argento per la squadra U15 ai Mondiali Giovanili e otto medaglie agli Europei Paralimpici
Renato Di Napoli: «Argento mondiale che profuma di oro e forti emozioni da Helsingborg: giornate storiche»
Sono giornate che resteranno. Per il tennistavolo italiano è un momento di svolta: nell’arco di poche ore sono arrivati due segnali forti. Da Cluj-Napoca, in Romania, un argento mondiale che vale oro. Da Helsingborg, in Svezia, una conferma di livello continentale, con una pioggia di medaglie paralimpiche.
In Romania la squadra azzurra Under 15 ha riscritto la storia ai Mondiali Giovanili. Per la prima volta un team azzurro ha battuto il Giappone (nei quarti per 3-1) e la Cina (in semifinale per 3-1) e ha disputato una finale iridata, cedendo per 3-2 all’ultimo respiro a Taipei.
Protagonisti assoluti sono stati i quattro Moschettieri: il palermitano Danilo Faso, il goriziano Francesco Trevisan e i fratelli pratesi Giulio e Pietro Campagna, guidati dal direttore tecnico Eric Angles. Una scalata che ha sorpreso l’intero movimento internazionale e che rappresenta il punto più alto mai raggiunto dal tennistavolo italiano nelle competizioni giovanili a squadre.
«Un cammino memorabile, carico di emozioni – commenta il presidente federale Renato Di Napoli – abbiamo sfatato i tabù Giappone e Cina, battuti rispettivamente nei quarti e in semifinale, e sfiorato l’oro. Ragazzi straordinari: hanno regalato all’Italia un risultato che entra nella storia. E hanno acceso i riflettori di tutto il mondo sul nostro tennistavolo. E ai Mondiali non è finita, nel singolare e nel doppio maschile possiamo ancora sognare». Il numero 1 della FITeT è raggiante: «Un grazie davvero di cuore a tutti i protagonisti di queste imprese».
Ci sono state medaglie e soddisfazioni anche agli Europei paralimpici. Da Helsingborg, in Svezia, è arrivata un’altra conferma della solidità del movimento, ormai diventato un punto di riferimento planetario, con un bilancio di 2 ori, 4 argenti e 2 bronzi. Una spedizione impeccabile, guidata dal direttore tecnico Alessandro Arcigli assieme ai tecnici Massimo Pischiutti e Marco Bressan. Nei singolari l’Italia è salita cinque volte sul podio, con l’oro del triestino Matteo Parenzan (secondo titolo consecutivo), gli argenti della zoppolana Giada Rossi (già campionessa nel 2019 e nel 2023), della faentina Carlotta Ragazzini (bronzo nel 2023) e del veronese Federico Falco (bronzo nel 2017 e nel 2023) e il bronzo di Michela Brunelli (bronzo nel 2005 e argento nel 2019 e nel 2023), di Bussolengo. Nei doppi si sono aggiunti l’oro nel doppio femminile della coppia composta da Ragazzini e Rossi, per la prima volta insieme in una grande competizione, e l’argento del veronese Federico Crosara e Rossi (campioni nel 2023) e il bronzo di Falco e Ragazzini (stesso metallo del 2023) nel misto. Sei dei sette pongisti presenti in Svezia, assieme al rodigino Andrea Borgato, sono saliti sul podio.
«Atleti eccezionali e tecnici molto preparati – sottolinea il presidente Di Napoli – negli ultimi lustri l’Italia ha trovato spazio costante sul podio fra Paralimpiadi, Mondiali ed Europei. Il frutto di preparazione, impegno, lungimiranza. Il settore Paralimpico conferma l’Italia fra le nazioni leader nel mondo: grazie a chi si spende quotidianamente».
Un movimento che cresce, insieme in poche ore Mondiali Giovanili ed Europei paralimpici, due palcoscenici differenti e una sola fotografia: un’Italia che compete, che sorprende, che costruisce un’identità tecnica riconoscibile.
Giornate storiche. Che aprono prospettive nuove e confermano che il tennistavolo azzurro è una realtà vincente in continua in crescita.



