Un boato fortissimo alle 14 del 28 dicembre 2016 in via Giacomo della Marca, ad Acilia. Una donna di 48 anni e la figlia di 8 sono morte: i loro corpi sono stati ritrovati alle 22. Tratti in salvo gli zii, un uomo e una donna. Questo il bollettino di una tragedia che ha scosso la borgata romana.
DOLORE – Le persone in strada, il pranzo interrotto, l’attesa e le lacrime. Sono state ore tremende per chi ha assistito ai soccorsi: si è scavato anche con la mani. Gli sguardi fissi a cercare qualche movimento, qualche speranza. C’era anche la sindaca, Virginia Raggi. Con lei i consiglieri capitolini Paolo Ferrara e Carola Penna, oltre a Domenico Vulpiani, prefetto che ‘guida’ il Municipio X, commissariato.
MARITO E FIGLIO – In casa in quel momento non si trovano il marito della vittima (era al lavoro) e il figlio (era uscito per comprare il pane). La deflagrazione ha colpito una palazzina di due piani. L’ipotesi da subito caldeggiata è stata quella di una fuga di gas, anche se Italgas – presente sul posto con una squadra – ha precisato: “Gli impianti di competenza della società lungo il muro di cinta della palazzina crollata, quindi in ruolo esterno, sono risultati integri”.
INDAGINE– “Disastro colposo”: questo il fascicolo che è stato aperto dalla procura di Roma. Mario Palazzi, titolare dell’inchiesta, secondo quanto riferito anche oggi – 29 dicembre – farà tappa sul luogo dell’esplosione.