Cultura e Società

Il Consolato d’Italia a Detroit commemora la Giornata Internazionale della Memoria

Grande successo per la proiezione del film “L'ultima volta che siamo stati bambini”

La memoria e l’impegno italiano nella lotta alla xenofobia e alle discriminazioni sono stati i temi centrali dell’introduzione all’evento da parte della Console Allegra Baistrocchi davanti a un pubblico di quasi 300 persone – un pubblico composto principalmente da membri della comunità italiana, ebraica e italo-americana.

Il “Giorno della Memoria” in Italia è stato istituito nel 2000 e l’Italia è stata un forte sostenitore all’interno delle Nazioni Unite per rendere International Holocaust Remembrance Day – il 27 gennaio, cioè nel giorno in cui le truppe alleate varcarono i cancelli di Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di sterminio nazista – una ricorrenza globale.

Ad introdurre il film, oltre al Consolato d’Italia, vi era la Società Dante Alighieri del Michigan – partner costante in questa commemorazione annuale – nonché il JCRC/AJC (Jewish Community Relations Council29/American Jewish Committee). Il rabbino Asher Lopatin e Carol Ogusky, figlia di sopravvissuti all’Olocausto e co-presidente del Comitato Diplomatico della JCRC/AJC, hanno evidenziato la loro gratitudine, non solo per il costante sostegno dimostrato dall’Italia, ma anche per la grande empatia con cui l’Italia difende i diritti umani, e condanna l’incitamento all’odio e all’antisemitismo.

La Console Baistrocchi ha sottolineato l’importanza di continuare a ricordare, soprattutto alla luce della triste congiuntura storica in cui ci troviamo. “Ricordare è possedere e proteggere la memoria dall’oblio, con la speranza che ciò aiuti a prevenire atti di odio, atti di razzismo e atti di discriminazione. E purtroppo siamo sempre più anestetizzati rispetto a quella che è la normalizzazione della violenza”.

La scelta del film, L’ultima volta che siamo stati bambini, non è stata casuale. “Con tanta violenza mostrata ogni giorno, la scelta è caduta su un argomento più leggero che potesse però insegnare una lezione importante”. L’esordio alla regia del comico Claudio Bisio, infatti, racconta la storia di tre bambini che vanno alla ricerca di un amico scomparso durante il raid nazista nel ghetto ebraico. La leggerezza del valore dell’amicizia, che non viene offuscata dalla religione o dall’educazione sociale, non è sfuggita al pubblico, che ha riso e pianto con i protagonisti.

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