
LA STORIA – Lo scorso febbraio il ragazzo è stato sorpreso, fermato e denunciato. La magistratura ha aperto un procedimento a suo carico, nel corso del quale i legali di Atac hanno proposto alla famiglia del minore di impegnarlo nella ripulitura dei treni. Un modo per risarcire il danno con un servizio utile alla collettività e per insegnargli il rispettare del patrimonio pubblico.
PRIMO GIORNO DI LAVORO – Durante il suo primo giorno di lavoro Matteo è stato accompagnato da mamma e papà. Anche loro hanno auspicato che questa esperienza possa avere valore educativo non soltanto per figlio, ma anche “per i troppi vandali – è stato scritto in un comunicato – che ogni giorno danneggiano i beni comuni con la loro attività”. La spesa per la rimozione dei tag ammonta a circa 10 mila euro a treno.