Intervista a Kyle Eastwood, il cowboy jazzista che ama Roma e l’Italia
Kyle Eastwood, figlio di Clint, è un musicista di grandissimo talento, ma anche una sorpresa continua. A CronacaTorino ha raccontato la grande passione per il Jazz e i suoi progetti, ma non sono mancati i messaggi di profondo affetto verso l’Italia.
Buongiorno Kyle, com’è andato il primo concerto francese di questo novembre?
Bene, devo dire che è sempre veramente fantastico suonare qui in Francia, ma più in generale in Europa è sempre bello suonare… Qui in Francia c’è però una atmosfera notevole per il jazz ed un gran pubblico.
Verrai in Italia?
Nel 2017 sarò in Italia, a Palermo e Catania, è bellissimo suonare da voi… Adoro il vostro paese!
Com’è nata la tua passione del jazz?
Arriva dai miei genitori, loro sono appassionati di musica, ma in particolare di jazz. Papà suona il piano e anche mamma ogni tanto si lascia andare e suona… Mi ricordo che quando ero piccolo papà mi portò ad un Festival Jazz in California e fu bellissimo…
C’è un punto di riferimento nella tua musica?
Beh… Ce ne sono tanti… Da Mingus, Coltrane e Davis, ma amo anche musicisti che suonano altri generi come Johnny Cash. Poi sono un grande fan dell’RB.
Tu hai composto musica anche per dei film. E’ più difficile comporre per un proprio album o per un film?
Non ti saprei davvero dire… Sono due cose profondamente diverse. Diciamo che con il jazz sei più libero e suoni quello che desideri, ma con il film è diverso per le regole che devi seguire. Io la prendo come una sfida: incastrare la musica, non sovrapporla ai dialoghi e rendere l’effetto voluto.
Il jazz è completamente diverso e suonare poi dal vivo è incredibile.
Tu hai anche recitato, sarà possibile rivederti in un film prossimamente?
Recitare… In realtà ho fatto solamente qualche piccola parte e l’ultima credo sia stata in un film francese. Mi piace e se c’è la possibilità perché no, ma in realtà mi piacerebbe più dirigere un film. Ho anche frequentato una scuola di Los Angeles per quella professione. Però sai al momento sono concentrato sulla mia musica e ti assicuro che gli impegni non mancano.
E’ difficile portare un cognome come Eastwood?
Sì e no… Ovviamente portare un cognome così noto può dare svantaggi e vantaggi, ma io ho sempre pensato a fare il mio… Può essere difficile a volte, ma io guardo alla mia musica e al farmi conoscere per quello che faccio e per chi sono.
Ti piace il nuovo Presidente degli Stati Uniti?
Non molto, non credo che sia la persona adatta, ma non c’era nemmeno una valida alternativa… Ora bisogna fargli gli auguri perché riesca a governare al meglio il nostro paese.
Un messaggio per i fans italiani
Amo l’Italia e Roma da sempre… E’ una terra bellissima e c’è la migliore cucina del mondo. Ho un sacco di amici lì e ci sarà anche qualche futuro progetto musicale. (Alessandro Gazzera)