
Così, per 5 anni, si è probabilmente mosso da e per l’estero dall’Italia riuscendo ad eludere i controlli o approfittando dello “spazio Schengen” esente da controlli transfrontalieri. Pensava, forse, che i Carabinieri si fossero dimenticati di lui, che si fossero magari stancati di dare la caccia a chi doveva scontare, tutto sommato, solo un anno ancora. Purtroppo per lui non è andata così: i Carabinieri della Compagnia di Ostia erano già sulle sue tracce da tempo, controllavano i movimenti dell’anziana madre, di suo fratello, della sua ex compagna, della figlia minorenne, consapevoli che, prima o poi, la “primula rossa” avrebbe commesso un errore.
Sembrava che si fosse vicini a una soluzione appena due mesi fa, quando i militari della Stazione di Fiumicino, nel corso di un controllo all’abitazione della madre, dopo molte resistenze della donna erano entrati trovando una finestra sul retro aperta e abiti e calzature da uomo abbandonati. Il cerchio, quindi, si andava stringendo: altri due mesi di intensi appostamenti e ricerche e alla fine i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Ostia hanno raccolto tutti gli elementi per arrivare a lui. Venerdì scorso, dopo prolungati servizi di osservazione, i militari hanno fatto irruzione in un palazzo, dove il latitante si era occasionalmente recato in visita alla figlia minorenne credendo, ancora una volta, di riuscire a passare inosservato. Appena entrati, i Carabinieri, che avevano circondato l’edificio, hanno creduto di aver fatto un altro buco nell’acqua perché in casa, apparentemente, il ricercato non c’era. Durante la perquisizione dell’appartamento, però, ecco la svolta: nascosto in un armadio nella camera della figlia hanno scovato il latitante. L’uomo è stato ammanettato e portato in carcere. Nella casa, inoltre, i Carabinieri hanno rinvenuto circa 60 grammi di hashish che hanno messo nei guai anche la sua ex compagna, arrestata a sua volta per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.