Vino: al via al CREA di Velletri “Tutti giù in Cantina”, X Festival della Cultura del vino

“In uno scenario in rapida trasformazione come quello che stiamo vivendo, il settore vitivinicolo italiano, pilastro del made in Italy e simbolo della nostra identità alimentare, culturale e sociale, che celebriamo oggi a Tutti giù, in cantina è chiamato a ripensarsi profondamente, investendo in ricerca, formazione e innovazione tecnologica. Non si tratta soltanto di reagire al cambiamento, ma di anticiparlo, per costruire un modello produttivo più resiliente, competitivo e sostenibile nel lungo periodo. È in quest’ottica che si inserisce il Master, organizzato da Università della Tuscia con il supporto di CREA, Regione Lazio e Arsial, dedicato all’innovazione e alla sostenibilità nella filiera agroalimentare, in particolare nel comparto enologico, vero e proprio ponte tra il mondo accademico, la ricerca e il territorio, espressione concreta del nostro impegno per il futuro dell’agricoltura e dei giovani. Un sentito ringraziamento va ai ricercatori del CREA, in particolare a Paolo Pietromarchi ideatore della manifestazione e a Riccardo Velasco, Direttore del centro, che con passione e competenza hanno reso la ricerca protagonista, avvicinando il pubblico al valore della scienza nel mondo agroalimentare». Così Andrea Rocchi, presidente del CREA, al taglio del nastro di “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino di Velletri, organizzato dal CREA Viticoltura ed Enologia, insieme all’associazione Idee in Fermento, con il patrocino del Masaf e il contributo della Regione Lazio e di Arsial, che si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 giugno nella storica sede del centro di ricerca in via Cantina Sperimentale 1.
Una kermesse d’eccellenza, tra cultura del vino e innovazione scientifica: un evento unico nel suo genere, pensato non solo per far conoscere e valorizzare le eccellenze delle produzioni vitivinicole italiane, ma anche per avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca, dell’innovazione e della tecnologia applicate alla viticoltura e all’enologia. Un’occasione per raccontare l’Italia del vino, al centro della manifestazione, dopo le tante Nazioni che si sono avvicendate in questo decennio. Sempre, però, con uno sguardo particolare al territorio laziale e, in special modo, alla zona di Velletri, realtà da sempre vocata alla produzione e oggi al centro di importanti progetti di sviluppo sostenibile e tecnologico. “Tutti Giù in Cantina– dichiara Giancarlo Righini, Assessore Agricoltura Regione Lazio – rappresenta ormai da alcuni anni un importante appuntamento di conoscenza e valorizzazione del territorio vulcanico dell’area dei Castelli Romani. Ringrazio l’Associazione “Idee in Fermento” e il Crea di Velletri per l’organizzazione di questo importante e prestigioso evento che vedrà anche la presentazione di un importante Master Universitario a cura dell’Università della Tuscia. Per questo ringrazio il Presidente del CREA, il professor Andrea Rocchi e il Magnifico Rettore dell’Università della Tuscia, Professor Stefano Ubertini, per la preziosa collaborazione e la grande disponibilità dimostrata all’avvio di questo importante Master Universitario”.
L’intensa tre giorni di Festival, giunto ormai alla X edizione, si presenta con un palinsesto molto fitto: tavole rotonde, performance e, soprattutto, degustazioni di altissimo livello a disposizione del pubblico. Sarà possibile, infatti, muniti di tracolla con bicchiere (incluso nel ticket), degustare nei banchi d’assaggio oltre 200 etichette, fra le migliori produzioni enologiche d’eccellenza della Regione Lazio, ma anche nazionali e internazionali, cui si aggiungono quelle guidate da esperti del settore. Da “I Castelli Romani: i vini del vulcano.”, la degustazione dei grandi vini del territorio raccontati dai produttori – Colle di Maggio, Castel de Paolis, Tenimenti Leone, Villa Simone, Casale Cinque Scudi – a “Il Franciacorta”, la degustazione guidata dei grandi vini di Monzio Compagnoni, in compagnia del produttore, fino ad arrivare alle due verticali: “Il Sagrantino” e “Il Cabernet franc di Ômina Romana”.
Immancabili, come ogni anno, gli approfondimenti scientifici: la consueta passeggiata in vigneto con esperti e ricercatori del CREA Viticoltura ed Enologia di Velletri e dell’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo sviluppo e innovazione dell’agricoltura del Lazio), ma anche le “Piante raccontano”, curiosità e aneddoti dalla cantina Sperimentale del centro CREA.
“Tutti giù in Cantina – è il commento del Presidente di Arsial Massimiliano Raffa – è un appuntamento che unisce divulgazione, cultura scientifica e promozione delle eccellenze enologiche, ospitato in una struttura all’avanguardia: l’Azienda Sperimentale di Velletri, gestita da ARSIAL e condivisa con il centro di ricerca CREA Viticoltura ed Enologia. Un contesto operativo dove ricerca, formazione e produzione convivono ogni giorno, creando valore per il territorio. Eventi come questo rappresentano al meglio il modello Lazio: una sinergia concreta tra istituzioni, sistema produttivo e mondo scientifico, orientata alla crescita sostenibile e alla competitività della filiera vitivinicola regionale. In questa stessa sede, a partire dal prossimo anno, prenderà il via anche il Master universitario di I livello in Food, Wine & Beverage promosso dall’Università della Tuscia, con il supporto di ARSIAL e CREA. Un progetto formativo che punta a costruire nuove professionalità per l’agroalimentare di domani, colmando il divario tra sapere accademico e dinamiche reali del mercato. La scelta di investire su formazione, competenze e filiera integrata è una direzione strategica per affrontare le sfide che il settore vitivinicolo ha davanti: dalla transizione ecologica all’internazionalizzazione. Ed è proprio qui, a Velletri, che si sta consolidando un laboratorio concreto di innovazione, dove il Lazio può continuare a esprimere tutto il suo potenziale produttivo, culturale e territoriale”.
L’evento speciale dell’apertura quest’anno è dedicato alla presentazione del Master universitario Food, Wine & Beverage, con la partecipazione di Andrea Rocchi, Presidente CREA, Giancarlo Righini, Assessore Agricoltura della Regione Lazio, Massimiliano Raffa, Presidente Arsial, Stefano Ubertini, Rettore UNITUS. Moderano Riccardo Velasco, Direttore CREA VE e Cristina Giannetti, capo Ufficio stampa CREA. Il master, organizzato da Università della Tuscia con il supporto di CREA, Regione Lazio e Arsial, ha lo scopo di formare professionisti altamente qualificati nel settore food, wine & beverage, sviluppando competenze tecnico-specialistiche per contribuire alla crescita del settore in un’ottica di innovazione e sostenibilità. Il percorso formativo vedrà non solo la partecipazione di docenti esperti e testimonianze aziendali, ma anche visite presso realtà produttive di riferimento e opportunità di stage in aziende di settore, promuovendo un confronto attivo con le dinamiche del mercato in modo diretto e operativo. Il tutto senza trascurare il forte legame con il territorio, con i produttori del Lazio e con l’intera filiera agroalimentare regionale. Conoscenze e competenze che potranno essere replicate in altri contesti nazionali, per la promozione delle eccellenze italiane a livello internazionale.
Infine, il gradito ritorno del noto attore Gianmarco Tognazzi (sabato 21 giugno), con i vini della Tognazza.
Porte aperte al pubblico venerdì 20 giugno alle ore 18:00 con l’inaugurazione della manifestazione da parte di Giancarlo Righini, Assessore Agricoltura della Regione Lazio, Ascanio Cascella Sindaco di Velletri, Massimiliano Raffa, Presidente Arsial, Andrea Rocchi, Presidente CREA, Riccardo Velasco, Direttore Viticoltura ed Enologia.
Intervenendo nel corso della manifestazione il ministro Francesco Lollobrigida afferma: ““Eventi come questo contribuiscono a far conoscere a chi acquista l’autenticità, i valori e la storia dei nostri prodotti. Il vino fa parte della nostra cultura: parlare di elementi simbolo del made in Italy significa parlare di identità, di terra, di tradizioni e, soprattutto, di futuro. La sfida sta nel bilanciare tradizione e innovazione, puntando sempre di più sulla qualità, sulla sostenibilità e sulla redditività. Per farlo dobbiamo investire sulla formazione delle nuove generazioni, sul territorio e sulla ricerca, senza mai darla vinta a chi criminalizza un prodotto simbolo del made in Italy”.
L’ingresso e la fruizione di tutta l’offerta culturale (mostre, convegni, tavole rotonde) sono gratuiti.