I carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno individuato gli autori di una tentata rapina, avvenuta il 21 ottobre 2016, all’interno di una gioielleria in via degli Avignonesi. In manette un 28enne e un 54enne, romani, che oggi 10 febbraio 2017 sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, per tentata rapina aggravata dall’uso delle armi.
CATTURA – Mentre il primo, il più giovane, è stato catturato nella sua abitazione romana in zona Villa Bonelli, per il più grande è stato necessario l’intervento dei carabinieri della Stazione di Tornimparte, in provincia dell’Aquila, dove si era recato in vacanza. All’individuazione dei due rapinatori si è giunti grazie alle indagini dei militari della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, coordinate e dirette dai pm della Procura – gruppo reati contro il patrimonio.
IL COLPO – I due entrarono nella gioielleria del centro storico della Capitale, a due passi da piazza Barberini e aggredirono il titolare, minacciandolo anche con una pistola e costringendolo ad aprire la cassaforte. Il titolare della gioielleria riuscì a far scattare l’allarme sonoro e, dopo una breve colluttazione, a mettere in fuga i malviventi che si dileguarono a piedi nelle vie limitrofe. Sul posto intervennero i carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, avviando le indagini grazie all’acquisizione di tutti i filmati dei sistemi di videosorveglianza (di privati, negozianti e sedi pubbliche) della zona.
IMMAGINI – Dalle immagini, i carabinieri notarono che uno dei rapinatori, durante la fuga, aveva abbandonato la borsa a tracolla che fu subito recuperata e che al suo interno custodiva una pistola calibro 8 mm con il cane armato con relativo caricatore e munizionamento a “salve” oltre ad una sim-card corrispondente a una utenza telefonica egiziana. Le successive indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Roma, hanno consentito ai militari di accertare che uno dei rapinatori, al fine di effettuare un sopralluogo, si era recato qualche giorno prima presso la stessa gioielleria con la scusa di far eseguire alcuni lavori su un anello. Nella circostanza aveva lasciato al titolare dell’esercizio commerciale un numero di telefono intestato fittiziamente ad una persona di origini nigeriane.
TABULATI – A seguito dell’analisi dei tabulati telefonici e visionate le immagini del sistema di videosorveglianza, si è arrivati a uno dei possibili autori della tentata rapina che è stato poi riconosciuto anche dalla stessa vittima. La successiva analisi del profilo Facebook, appartenente al primo rapinatore scovato dai carabinieri, ha permesso di identificare il complice rimasto sino a quel momento ignoto. Le foto postate hanno consentito al gioielliere di riconoscere anche l’altro autore della tentata rapina.
SOCIAL NETWORK – Inoltre in alcune delle foto pubblicate sul social-network, i due malfattori indossavano gli stessi abiti utilizzati durante la rapina. L’intera attività ha consentito di raccogliere gravi indizi di reità in ordine al reato in esame nei confronti di due cittadini romani, già noti alle forze dell’ordine e avvezzi alla commissione di rapine a mano armata indistintamente in danno di gioiellerie, istituti di credito ed esercizi commerciali di tutta Italia. I due arrestati sono stati portati nel carcere in attesa dell’interrogatorio da parte dell’Autorità giudiziaria.