Arco Parigi 2024: annunciati gli azzurri del tiro con l’arco
Sono state presentate oggi a Roma, al Salone d’Onore del CONI, le squadre azzurre di tiro con l’arco per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024.
L’Italia sarà in gara all’Esplanade des Invalides per le Olimpiadi dal 25 luglio al 4 agosto: ad andare sulla linea di tiro, annunciati dal Direttore Tecnico della Nazionale Olimpica, Giorgio Botto, ci saranno Chiara Rebagliati, Federico Musolesi, Mauro Nespoli e Alessandro Paoli.
Chiara Rebagliati, savonese, classe ’97, già titolare a Tokyo 2020 si è guadagnata la convocazione dopo aver ottenuto la qualificazione italiana con il bronzo ai Giochi Europei di Cracovia. Per il 36enne di Voghera Mauro Nespoli si tratta invece della quinta avventura olimpica, dopo Pechino 2008 (argento a squadre), Londra 2012 (oro a squadre), Rio 2016 (eliminato ai quarti di finale) e Tokyo 2020 (argento individuale).
Esordio invece per il bolognese Musolesi, classe ’98, e per il torinese Paoli, classe ’99, che andranno a Parigi dopo aver vinto un titolo europeo a squadre nel 2022, un quarto posto al Mondiale del 2023 e l’argento agli Europei del 2024, manifestazione che ha portato la qualificazione del terzetto azzurro.
L’appuntamento con gli arcieri italiani alle Paralimpiadi è previsto invece dal 29 agosto al 5 settembre e in questo caso è stato Direttore Tecnico della Nazionale Para-Archery, Guglielmo Fuchsova, ad annunciare i titolari: nell’arco olimpico open Veronica Floreno, Elisabetta Mijno e Stefano Travisani; nel compound open Giulia Pesci, Eleonora Sarti e Matteo Bonacina; nel W1 Daila Dameno, Asia Pellizzari e Paolo Tonon.
Mijno, nata a Moncalieri nel 1986 e medico chirurgo al CTO di Torino, ha fatto il suo esordito alle Paralimpiadi di Pechino 2008, argento individuale a Londra 2012, bronzo a squadre miste a Rio 2016 e argento a squadre miste a Tokyo 2020. Floreno, che aveva chiuso col 4° posto individuale e a squadre al suo esordio a Londra 2012, è stata titolare anche alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, mentre per Travisani quella parigina sarà la seconda presenza dopo l’argento vinto con Mijno in Giappone.
Sarà esordio alle Paralimpiadi per Pesci: l’atleta pavese, classe ’87, ha ottenuto il pass vincendo il torneo di qualificazione di Dubai 2024, mentre per Sarti, nata a Cattolica nel 1986, quella di Parigi sarà la terza presenza: l’esordio a Rio 2016 un anno dopo la vittoria del titolo Mondiale e poi Tokyo 2020. Anche per il bergamasco Bonacina, classe ’84, sarà la terza presenza: l’esordio a Rio, poi titolare a Tokyo, mentre ora arriva a Parigi come campione del mondo in carica.
Dameno, nata a Magenta e residente a Gambolo (Pv), classe ’68, è all’esordio nel tiro con l’arco, ma ha già vissuto l’atmosfera dei Giochi, avendo vinto nello sci un argento e un bronzo alle Paralimpiadi invernali di Torino 2006, oltre ad essere stata titolare nel nuoto ai Giochi di Atene 2004. Per Pellizzari, classe 2001 e residente a Mareno di Piave (Tv), sarà la seconda presenza dopo l’esordio di Tokyo 2020, mentre Tonon, atleta di Orsago (Tv), classe ’89, quella di Parigi sarà la sua prima esperienza alle Paralimpiadi, dove permetterà all’Italia di gareggiare per la prima volta nel mixed team W1.
Prima dell’annuncio dei nomi degli atleti, ad aprire la presentazione sono state le autorità: il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, il Capo Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Flavio Siniscalchi, ai quali il Presidente FITARCO Mario Scarzella ha regalato la maglia della Nazionale personalizzata con la quale gli azzurri scenderanno in campo a Parigi.
Le dichiarazioni
Presidente del CONI Giovanni Malagò: “C’è una lunga storia d’amore tra il Coni, la Fitarco e il Paese, siete tornati prepotentemente protagonisti dei Giochi, l’arco c’è dal 1900, per 52 anni non siete stati coinvolti e sinceramente non capisco il perché, poi siete tornati con un programma olimpico che si è allargato e quindi è stato dato a questo sport il riconoscimento che merita. Vi distinguete per l’integrazione tra uomini e donne e con il mondo paralimpico, altro fattore molto importante. La difficoltà di qualificarsi alle Olimpiadi è sempre maggiore anche qui come in altri sport, da 11600 atleti a Tokyo siamo passati a 10500 a Parigi, sono millecento in meno ma è anche vero che c’è una parità di genere totale per la prima volta e questo è un messaggio straordinario. Abbiamo grandi aspettative per le vostre prestazioni anche se come già detto sarà ancora più complicato conquistare risultati importanti“.
Il Presidente del CIP Luca Pancalli: “Tengo particolarmente al fatto che i nostri atleti paralimpici possano gareggiare con i normodotati. Il tiro con l’arco è una di quelle discipline che è presente fin dalle rime Paralimpiadi e questo ha creato un legame indissolubile con la manifestazione. La Fitarco ha fatto tantissimo per il movimento, oggi il palmares è importante, sono convinto che l’arco come sempre non farà mancare il proprio apporto, lo so perché conosco questi arcieri uno per uno e perché conosco lo straordinario lavoro fatto da tutto il mondo del tiro con l’arco“.
Capo Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Flavio Siniscalchi: “Questa disciplina sportiva costituisce più di altre il vero valore dell’inclusione sociale quotidiano attraverso il lavoro sinergico che fanno gli atleti con disabilità e normodotati. La Fitarco mi risulta sia stata la prima Federazione in cui si è creato un settore giovanile paralimpico, con un duplice obiettivo non solo il ricambio generale ma quello dell’ampliamento della base. Olimpiadi e Paralimpiadi saranno una vetrina non solo per gli atleti, ma anche per tutti coloro che grazie alle gesta degli arcieri si avvicineranno a questo sport. Vi saremo a fianco prima, durante e dopo Olimpiadi e Paralimpiadi con lo stesso sostegno“.
Il Presidente FITARCO, Mario Scarzella: “Se dicessi che non abbiamo obiettivi direi una bugia. Le aspettative sono tante, i ragazzi sono forti e hanno grandi possibilità. Non voglio mettere ansia dicendo una, due o tre medaglie, perché può succedere di tutto, ma sono sicuro che fino alla fine lotteremo per andare sul podio. Sono orgoglioso dei miei ragazzi, li chiamo così perché li sento vicini: partecipare con loro è bello, mi danno molte soddisfazioni”.
L’Olimpionico Mauro Nespoli: “Il livello è salito tantissimo, lo abbiamo visto lo scorso anno ai Mondiali e anche quindici giorni fa ad Antalya”, ha dichiarato Mauro Nespoli. “Noi facciamo il possibile per stare al passo, c’è grande aspettativa, la nostra è una tradizione di medaglie. Non sono scaramantico per cui rinnovo l’impegno nei confronti di tutti: andremo a Parigi con l’obiettivo di vincere”.
La campionessa paralimpica Elisabetta Mino: “Il gruppo è cresciuto tantissimo sia come numeri che come visibilità, attenzione e staff che lavora con noi tutto l’anno. Noi stiamo cercando di continuare a crescere, a Parigi cercheremo di divertirci per quanto ci si può divertire in un contesto che necessità di concentrazione e tensione altissime. Qualcuno proverà a conquistare il suo miglior risultato, altri magari essendo alla prima partecipazione cercheranno di godersi al massimo la Paralimpiade. Saranno giornate difficili, ma per esperienza personale quello che vorrei che facesse la squadra è godersi ogni momento e portarsi a casa tutto ciò che sarà possibile, sia come singolo che come squadra“.