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Italia – Irlanda 10 a 63 Rugby 6 Nazioni, Italia travolta all’Olimpico

italian_kickoff Nella seconda giornata del Sei Nazioni di Rugby, l’Italia cede a una Irlanda padrona del campo, troppo superiore al quindici azzurro. L’Italia ritrova Favaro, ma questo non basta per arginare l’offensiva irlandese.
 Nei primi minuti la squadra azzurra non supera mai la metà campo, perde le mischie e le touche, e dopo appena tredici minuti subisce la prima meta per mano di Earls; servono solo cinque minuti all’Irlanda per andare nuovamente in meta, questa volta conl’Italia cede. Jackson trasforma entrambe le segnature per il momentaneo 0 a 14.
 L’Italia accenna una reazione e riesce a rimuovere lo zero dal tabellino con un piazzato di Canna, nell’unico caso in cui l’Italia si è affacciata nella metà campo avversaria. Dopo la terza meta di Earls al ventiseiesimo, la possibile svolta per la formazione del Ct O’Shea arriva al minuto trentuno; da una touche, Donnacha Ryan affossa la maul avanzante; l’arbitro decreta la meta tecnica, trasformata da Canna, e Irlanda che terminerà la prima frazione di gioco con un uomo in meno.
 Nel periodo di superiorità numerica, anziché attaccare, l’Italia è costretta a difendersi e prima della fine del tempo subisce un piazzato di Jackson e un’altra meta di Stander; questa meta permette agli irlandesi di raggiungere il bonus di quattro mete già al primo tempo. Le statistiche sono impietose per la squadra azzurra, non solo nel punteggio; Italia che ha guadagnato solamente 67 metri contro 244 degli avversari, 13 placcaggi sbagliati contro 1; la perfetta sintesi del risultato di 10 a 28.
 Il secondo tempo è ancora peggiore del primo con un’Irlanda travolgente e l’Italia che mostra tutti i suoi limiti, ancora troppo piccola per avversari di questo calibro. La squadra ospite nei secondi quaranta minuti mette a segno cinque mete: la terza di Stander, tre di Gilroy e una di Ringrose; tutte trasformate da Jackson. L’umiliazione è servita e il risultato finale è di 10 a 63 per quella che è la sconfitta casalinga più sonora della storia del Sei Nazioni.
 Nel post partita, c’è poco da commentare per il Ct O’Oshea e il capitano Parisse; entrambi hanno riconosciuto l’evidente superiorità degli avversari. Ora gli azzurri hanno due settimane per preparare la trasferta, come sempre non facile, di Twickenham contro i leoni inglesi.
[Foto: wikipedia.org]

Valerio Cucci

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