Parte la visita di Donald Trump a Roma. Il presidente degli Usa è arrivato ieri 23 maggio 2017 alle 18,30. L’Air Force One è atterrato allo scalo romano sulla pista 3. La città blindata e il traffico congestionato.
Gli obiettivi del servizio: massima sicurezza del corteo presidenziale e gestione dell’ordine e sicurezza pubblica. Quattro gli itinerari prescelti per ciascuno degli spostamenti. Il posto di comando avanzato, “Po.C.A.”, deciderà all’ultimo momento, quello da utilizzare, sulla base delle istruzioni fornite direttamente dal Questore dal Centro per la gestione della sicurezza della visita, organizzato secondo il modello operativo “ball to ball”: tre cerchi concentrici di sicurezza rappresentano i pilastri di questo protocollo rispondente agli standard internazionali di protezione di autorità di alto profilo di sicurezza.
Il primo è garantito dall’impiego dei reparti speciali della Polizia di Stato – i NOCS – per la protezione ravvicinata del presidente.
Il secondo prevede il dispiegamento, lungo l’itinerario prescelto, di altre 30 unità di alta capacità di spostamento, che già da giorni stanno lavorando sugli itinerari con il compito di monitoraggio dei siti, individuazione di possibili insidie, e primo intervento.
Il terzo è realizzato con l’impego di 20 nuclei di pronto intervento della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, con il compito di individuare e neutralizzare eventuali minacce, anche a medio raggio da parte di gruppi, anche numerosi, di persone.